Dove trovare immagini gratis per qualsiasi uso
È possibile trovare online delle immagini che si possono utilizzare liberamente?
Sì, ma occorre cercarle su siti appositi o essere certi che abbiano una licenza di utilizzo chiara, ad esempio una di Creative Commons.
A mio parere il miglior sito dove trovare foto da utilizzare liberamente è Unsplash.
Questa piattaforma è dedicata alla stock photography, ovvero alle fotografie adatte sia per uso editoriale che commerciale, che possono servire per illustrare concetti o che ritraggono oggetti, luoghi, animali e persone.
La sua particolarità è che le immagini sono di alto livello, curate tanto nella realizzazione che nella post-produzione, talvolta migliori di foto analoghe a pagamento.
Unsplash è nata nel 2013 in Canada e al momento può vantare un archivio, in costante crescita, di più di 870.000 foto.
Fino a giugno 2017, le immagini pubblicata su Unsplash erano disponibili gratis con licenza CC0, ovvero era possibile usarle per qualsiasi scopo, anche commerciale, modificandole o alterandole senza chiedere autorizzazioni né citare l’autore.
Dopo quella data Unsplash ha prodotto la propria licenza di utilizzo che proibisce di vendere le foto che provengono dalla sua piattaforma, o oggetti su cui siano state stampate – a meno di non alterarle in modo sostanziale – o di usare le sue foto per creare un servizio che faccia concorrenza allo stesso Unsplash.
Per chi fosse interessato all’argomento, c’è qui un ottimo post che spiega perché dei fotografi professionisti pubblichino su Unsplash e come questo influenzi il mercato della fotografia.
Un’alternativa ad Unsplash è Pixabay, da cui è sempre possibile scaricare foto gratis per qualsiasi uso, ma che consente anche di visualizzare risorse a pagamento (foto o immagini vettoriali) provenienti da Shutterstock o Adobe per autofinanziarsi.
La licenza di utilizzo di Pixabay è simile a quella di Unsplash e proibisce di vendere le foto, o prodotti derivati, a meno che non siano state modificate.
Entrambi i siti suggeriscono, se possibile, di citare l’autore della foto. Una buona pratica che consiglio a tutti. E che spesso viene trascurata dai mezzi di informazione, anche quando pagano le foto.
C’è poi la possibilità di cambiare le impostazioni di ricerca di Google immagini per farsi mostrare solo risultati condivisibili liberamente o condivisibili e modificabili anche per scopi commerciali.
Anche il sito di Creative Commons consente di fare ricerche di foto o immagini da utilizzare liberamente, condividere o rielaborare scegliendo la piattaforma su cui cercare. Bisogna però sempre controllare la licenza di utilizzo del materiale trovato per essere certi che l’uso che intendiamo farne sia consentito.
Alcuni anni fa Getty Images, uno dei maggiori gruppi industriali nel settore della comunicazione visiva, con un archivio di più di duecento milioni di immagini e filmati, decise di combattere le sistematiche violazioni di copyright da parte degli utenti di internet dando a tutti la possibilità di inserire gratis le proprie foto in siti e blog con un codice di embed.
Basta andare sul sito di Getty, scegliere l’immagine che ci interessa, cliccare sul simbolo </> in basso, copiare il link che comparirà sopra la foto nella finestra pop up e inserirlo nel proprio sito o blog.
E se avessimo bisogno proprio di quella foto lì? Un’immagine famosa o una foto recente di un autore conosciuto?
Se la foto è stata condivisa su un social si può sempre ricondividerla allo stesso modo, l’autore è consapevole di come funziona la condivisione ed è interessato a farsi pubblicità in questo modo.
Scaricarla dal post originario e utilizzarla in un altro contesto invece non fa parte delle regole del gioco, anche se è possibile farlo.
Volendo escludere la possibilità di chiedere al diretto interessato, o all’agenzia che lo rappresenta, si può sempre decidere di citare la foto tramite link.
Ci sono diversi modi di linkare un’immagine.
Quello più utilizzato consiste nel linkare la URL di un’immagine, in modo che la foto compaia nel nostro sito ma non risieda nel nostro server. Un po’ come l’embed consentito da Getty.
Questa operazione si chiama hotlinking e, benché non sia illegale, è piuttosto mal vista dalla netiquette, l’insieme di regole informali dei comportamenti corretti da tenere online. E, ad esempio, è espressamente vietata da Pixabay nel suo regolamento.
I problemi dell’hotlinking sono due. Il fatto di non ospitare direttamente sul nostro server l’immagine genera più traffico a carico del server ospitante e questo non è sempre utile per il proprietario della foto che abbiamo linkato.
Inoltre chi ha originariamente caricato la foto potrebbe essere contrario a vederla linkata da qualche altra parte (è piuttosto facile accorgersene) e decida quindi di rimuovere o sostituire l’immagine, lasciando uno spazio bianco o un’immagine che non ci interessa affatto sul nostro sito.
Il modo più corretto di linkare un’immagine, che è quello che ho scelto anch’io per questo blog, consiste nell’inserire un link testuale alla URL dell’immagine, usando l’elemento HTML <a href> come in questo caso.